Rime (Angiolieri)/LXVI - In questo mondo, chi non ha moneta
Questo testo è completo. |
Cecco Angiolieri - Rime (XIII secolo)
LXVI - In questo mondo, chi non ha moneta
◄ | LXV - Tutto quest’anno ch’è, mi son frustato | LXVII - Così è l’uomo che non ha denari | ► |
In questo mondo, chi non ha moneta
per forza è necessario che si ficchi
uno spiedo per lo corpo o che si ’mpicchi,
se tanto è savio, che curi le peta.
5Ma chi lo staio ha pieno o la galleta,
avvegna ch’i’ nol posso dir per micchi,
di ciò trabocca, nïente men picchi
per su’ argento, che fa l’uom poeta.
Ancor ci ha altro, che detto non abbo:
10che l’ammalato sì fa san venire,
terre tenere, a quel ch’io vi dirabbo;
e ’l mercennaro sì fa ’ngentilire,
buono, saccente e cortese: s’io gabbo,
sì prego Dio che mi faccia morire.