Rime (Andreini)/Sonetto XII
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto XII
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SONETTO XII.
P
Ensier, ch’eternamente il cor m’assali Quando l’Anima mia d’amor ardesti
A che novo Prometeo al Sol togliesti
Le purissime sue fiamme immortali?
Perche sia degno il volo erger dè l’ali
Altri à rischi di morte manifesti?
O come fatti son gravi, e molesti
Gli ardori, ch’io credei dolci, e vitali.
Colpa tua gli credei; poiche giurando
Mi promettesti pace. hor veggio à pieno,
Che ’n troppo alto desir fia, ch’i’ mi stempre.
Ah se ’l foco io non mostro lagrimando
(Benche m’affidi tù) copriral sempre
Cenere di silentio entr’al mio seno.