Rime (Andreini)/Sonetto CXXXVII
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto CXXXVII
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SONETTO CXXXVII.
T
Rar da le occulte vie de l’ima terra Pario tesoro, à cui forza nemica
D’oblìo già tolse la memoria antica
E un’opra eccelsa, ond’habbia il Tempo guerra.
Ma chi sì coraggioso hor si disserra
Contra l’empio furor? chi tanto amica
Hà la virtù? sol Carlo ogni fatica
Vince di lui, che ’l tutto ingiusto atterra.
Vittoria illustre, che d’eterni fregi
Ti cinge. ardito à l’alta impresa intendi;
E non temer de gli anni il fiero assalto.
Di magnanimo cor pensieri egregi.
Vanno i bei marmi in alto, e viè più in alto
Poggia il tuo nome; ond’à le stelle ascendi.