Rime (Andreini)/Sonetto CXXXIX
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto CXXXIX
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SONETTO CXXXIX.
S’
Infinito gioir mal chiude un core Spirto gentil come ’l tuo canto dice;
S’alcun è pur, ch’amando sia felice
Solo versi per gli occhi il piacer fuore.
Di spiegar lagrimando il suo dolore
Al vero Amante, al saggio Amante lice;
Male dolcezze palesar disdice.
Di silenzio, e di fede amico è Amore.
Tù che bel volto amando agghiacci, ed ardi
Sai, che le gioie sue celar pur brama
Ei, che n’accende al cor’ alto desire.
Scopran gli interni affetti i puri sguardi.
Tacendo goda chi ben serve, ed ama.
Che chi non sà tacer non sà gioire.