Rime (Andreini)/Sonetto CXXX
Questo testo è completo. |
Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto CXXX
◄ | Sonetto CXXIX | Madrigale LXXIV | ► |
SONETTO CXXX.
L
A sera desiar, odiar l’Aurora Soglio per te dolce Licori anch’io;
Perche sopite in un soàve oblìo
Tutte le pene mie restano alhora;
E mentre il canto, che le piagge honora
Ascolto lieto al suon di questo Rìo:
Soàvemente alhor del petto mio
Ebbra di gioia esce quest’alma fuora;
E s’io non moro questo sol m’avviene,
Perche le voci tue gradite, e scorte
De l’alma in vece alhor mi danno aìta.
O viè più degna assai de le Sirene.
Quelle col canto loro altrui dan morte,
E tù cantando ci dai spirto, e vita.