Rime (Andreini)/Sonetto CXXIII

Sonetto CXXIII

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SONETTO CXXIII.


L
A vè già scorse horribil Marte , e fiero

Superbo in vista, e d’human sangue tinto
     Hor per te giace di catene avvinto
     O famoso, ò fortissimo Guerriero.
Non più gode di Morte il tetro Impero,
     Che ’l Furor, e ’l litigio è ’n fuga spinto,
     E di Palma, e d’Olivo il capo cinto
     Move la Pace il suo trionfo altero.
Ond’hor, c’hai vinto, e la Fortuna, e ’l Tempo
     Ben puoi trà liete pompe, e dotte Scene
     Parte impiegar de’ tuoi pensieri illustri.
Così vittoriosa in altro tempo
     L’alta mente chinando à giochi industri
     Provò giusto diletto Argo, e Micene.