Rime (Andreini)/Sonetto CXXIII
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto CXXIII
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SONETTO CXXIII.
L
A vè già scorse horribil Marte , e fiero Superbo in vista, e d’human sangue tinto
Hor per te giace di catene avvinto
O famoso, ò fortissimo Guerriero.
Non più gode di Morte il tetro Impero,
Che ’l Furor, e ’l litigio è ’n fuga spinto,
E di Palma, e d’Olivo il capo cinto
Move la Pace il suo trionfo altero.
Ond’hor, c’hai vinto, e la Fortuna, e ’l Tempo
Ben puoi trà liete pompe, e dotte Scene
Parte impiegar de’ tuoi pensieri illustri.
Così vittoriosa in altro tempo
L’alta mente chinando à giochi industri
Provò giusto diletto Argo, e Micene.