Rime (Andreini)/Sonetto CXXI
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto CXXI
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SONETTO CXXI.
T
Rà quanti scopre il Sol co’ raggi ardenti Per affetto leal cari ad Amore
Un v’ha, che sì di fede adorna il core,
Ch’altri non è, che d’agguagliarlo tenti;
Ma per darne Fortuna aspri tormenti
Di largo fiume nel profondo horrore
L’involve, ed ei da natural valore
Portato sorge, e parla in tali accenti.
Avezzo à i fiumi del mio pianto amaro
Ardito Amante nulla stimo, ò poco
Onde rapaci il furor vostro altero;
E contr’à voi mi fia saldo riparo
D’Amor la fiamma, anzi che veggia spero
Per voi Madonna il mio vivace foco.