Rime (Andreini)/Sonetto CLXXXVIII
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto CLXXXVIII
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SONETTO CLXXXVIII.
C
Ome spero trovar ripari, ò schermi Contra l’ardente, ed ostinata voglia,
Che ’n me raddoppia l’angosciosa doglia
Mentr’io non oso del mio mal dolermi.
Deh sana tù questi miei sensi infermi
Signor; e de’ pensier frali mi spoglia;
E pria, ch’i’ lasci la terrena spoglia
Scaccia dal cor questi amorosi vermi.
Io qual folle Narciso un sogno, un’ombra
Piangendo seguo, e son vicina à morte
S’al venir troppo il tuo soccorso tarda.
Deh cangia in lieta la mia trista sorte;
Ogni affetto mortal da me disgombra,
E l’alma per tè nata in te sol’arda.