Rime (Andreini)/Sonetto CLXVII
Questo testo è completo. |
Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto CLXVII
◄ | Sonetto CLXVI | Sonetto CLXVIII | ► |
SONETTO CLXVII.
B
En à guisa di Sol fiammeggi, e splendi; Che s’ei la terra, tù le fosche menti
Purghi, e rischiari; s’ei co’ raggi ardenti
Ne desta i fior, tù di virtù n’accendi.
Tù fregiate d’honor l’anime rendi
S’ei di lume le stelle, e gli elementi;
S’egli avviva, e mantien tutti i viventi,
Tù al giovar solo, & al beàr intendi.
Così qual Sole in Vaticano un giorno
Risplenderai nel più sublime seggio
Di gloria più che di corone onusto.
Poi lasciato del Mondo il giro angusto
Cinthio secondo Sole in Ciel ti veggio
Viè più che ’l primo di bei raggi adorno.