Rime (Andreini)/Sonetto CIV
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto CIV
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SONETTO CIIII.
T
Rahendo i giorni in feri aspri lamenti Misero i’ mi vivèa fuor di speranza,
Nè di chieder pietate havèa baldanza,
Non che giusta mercè de’ miei tormenti.
Quando à me volta con pietosi accenti
Disse Madonna sotto humil sembianza:
Hor che ’l tuo duolo ogn’altro duolo avanza
Temp’è di far’ i tuoi desir contenti.
Mendace ella sì disse; e nel pensiero
Altro chiudèa, perche ’n perpetuo affanno
Vivessi essempio d’infelice amore.
O memorando lusinghiero inganno.
Hor veggio (lasso) come ancide un core
Falsa gioia non men, che dolor vero.