Rime (Alberti)/4
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Leon Battista Alberti - Rime (XV secolo)
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Burchiello sgangherato sanza remi,
composto insieme di zane sfondate,
non posson più le Muse far lellate,
poiché per prora sì copioso gemi.
5Ingegno svelto da’ pedali stremi,
in cui le rime fioche e svariate
tengon memoria dell’alme beate,
a cui parlando di lor palma scemi,
dimmi, qual cielo germina o qual clima
10corpo che sia omai di vita privo,
sentir si faccia di sua fauce strida?
Io so un animal che non si stima,
a cui grattargli il mento torna vivo
quand’è pur morto, e pur feroce grida.
15Poi mi dirai ov’è l’aria sì cruda
che per fatica pel ceffo si suda.