Renovatione della Chiesa/Avvisi/4
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Intelligenzia di cinque petizione che specialmente da cinque di noi si devon fare a Jesu per tutti i tempi e che passando all'altra vita alcuna dell'elette per questo altre devon pigliare a continuarle dati loro medesimamente in ratto
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Intese come Jesu ricercava che cinque di noi monache in particulare gli facessimo continuamente una petizione per una, appartenente al ben comune di tutto il convento, non tanto per il tempo presente come per il futuro, per non havere a dolersi, come faceva con santa Catherina da Siena, di non haver chi lo preghi. E così, stando pure in ratto, disse a ciascuna di quelle cinque che ella allora elesse la petizione che doveva fare. E prima:
Alla Madre Suor N., che continuamente chiedessi a Jesu che in questo santo luogo si mantenessi sempre la carità e unione con Dio e col prossimo.
A Suor N., che chiedessi grazia che sempre ci s’osservassi il voto della santa obbedienza.
Voltandosi all’altra Suora la pregò che continuamente pregassi il Signore che ci dessi superiori e capi secondo il cuor suo, acciò non habbi a mancare il viver semplice della santa osservanza.
Alla quarta disse che doveva pregare per il mantenimento del voto della santa povertà.
Alla quinta et ultima disse che del continuo chiedessi al Signore che tutte noi che ci siamo, e quelle che devono venire a servire a Jesu in questo luogho, habbino cognizione di quanto importa et è necessario a una religiosa l’annegazione di se stessa e l’osservanza d’ogni minima cosa della santa Religione.
Di poi, ripigliando da capo, disse di ciascuna di quelle cose che si dovevon domandare quale è quella che impedisce che perfettamente non sieno in noi religiosi. E prima:
La carità et unione l’impedisce la propria volontà e il non rimettersi in tutto e per tutto nell’obbedienzia.
L’impedimento contro l’obbedienza è il non credere che Dio parli ne superiori.
Il rispetto humano impedisce che non si eleggono i superiori secondo il cuor di Dio e secondo l’illuminazione dello Spirito Santo.
La poca osservanza della povertà nasce dalla propria sensualità, e dal non voler patir nulla.
L’ultima, che è haver cognizione di quanto importa a una religiosa l’annegation di se stessa e l’osservanza d’ogni minima cosa della regola, l’impedisce il non pensare e penetrare innanzi che si venga alla Religione a quel che s’obbliga, e di quanta importanza sia il mantenere quel che si promette.