Renovatione della Chiesa/Avvisi/10
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Altri ricordi della medesima la seconda volta ch' io feci detti esercizi
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[di Suor Maria Benedetta Cambini. Dopo il 1600]
1. Che io ponessi gran diligenzia e cura in tenere il mio cuore ben custodito.
2. Che m’ingegnassi di tener quanto è possibile la presenzia di Dio in ogni luogo e tempo, e particularmente la sua passione, perché questo un aiuto efficace et un mezzo molto potente per vincere le proprie passioni, superare ogni dificultà e fare acquisto di vere virtù, perché l’anima che tiene la presenzia di Dio e il cuore ben custodito, più di rado cascherà ne difetti e farà gran profitto nella vita spirituale.
3. Che mi dessi talmente e come morta nelle mani de superiori che potessino in tutto e per tutto fare e dispor di me secondo la lor volontà, senza verun rispetto. E che in ogni cosa fussi indifferente e rassegnata, perché quanto più sarei obbediente, tanto più sarei quieta.
4. Che non tralasciassi mai nessun ordine della Religione se non impedita dall’obbedienza, o vero per gran necessità o per qualche carità del prossimo; ma del resto sempre seguitassi la comunità.
5. Che sempre esercitassi tutte le cose della Religione etiam che minime col maggiore affetto a me possibile, pensando che tutte sono opere di Dio. E mi dette questo esempio: che se fussi un poverino che stessi nel palazzo d’un re al suo servizio, farebbe tutte l’opere, ancor che piccole e vili, con gran diligenza et affetto, pensando che sono opere del re e che gli dà gusto e fa servitù a esercitarle et eseguirle bene; anzi si terrebbe di beato di poterle fare. Così io che sono in Religione, quale è casa di Dio, devo fare ogni esercizio di quella, ancor che minimo e vile, con grande humiltà, affetto e reverenza; e tenermi beata di poterlo fare, pensando che quella è opera di Dio e che gli dò gusto facendola.