Renovatione della Chiesa/Ammaestramenti/7

Ammaestramenti, avvisi e ricordi
VII. Dell'obbedienza

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1. Dovete nell’obbedienza esser allegra, humile, semplice, veloce e con perseveranza, pensando che è la voce di Dio che vi comanda per quella superiora, con reputarvi indegna che vi sia imposta quell’obbedienza e di poterla fare; quando però non v’è dubitazione dell’offesa di Dio, della regola e dell’istessa anima vostra.

2. Nella presenzia della superiora starete con reverenza, humiltà e allegrezza, pensando, come invero è, che essa vi rappresenta la persona di Dio.

3. Habbiate gran confidenza nell’obbedienza perché con quella s’opera gran cose, e sperate che per mezzo di essa riceverete molte grazie da Dio.

4. Stimate più l’opere fatte per obbedienza, ancor che vile e piccole in se stesse, che quelle di gran perfezione fatte di vostra elezione.

5. Jesu si compiace in quell’anima che è umile, nuda e spogliata d’ogni proprio volere, e non solamente nelle cose esteriore, ma che ancora non voglia servire a Dio a suo modo ma come lui si compiacerà.

6. E amor proprio il vostro il non voler obbedire quando i superiori vietano l’austerità, penitenzie e orazione.

7. Datevi talmente nelle mani de superiori che possino far di voi tutto quel che vogliano.

8. Date morte a voi medesima, e sotterrate il proprio parere e intendimento.

9. Renunziate ogni intendere, sapere e volere, dandovi per morta a vostri superiori.

10. Finché non vi date per morta nelle mani dell’obbedienza non potete mai gustare che cosa sia servizio di Dio.

11. Se sentite repugnanza in romper la vostra volontà, et poco amore mostrerete al vostro Dio, poiché n’una cosa nella quale l’onorate sommamente, come è questa di negar voi stessa per suo amore, non vi volete affaticare.

12. Doveresti esser sitibonda che vi fussi rotta la vostra volontà come il cervio del fonte.

13. Paiavi d’haver perso quel dì nel quale non rompete la vostra volontà e non la suggettate a qualchuna.

14. Offerite la vostra volontà in sacrifizio a Dio, e ne sentirete sommo contento.

15. Desiderate non far mai la vostra volontà, né cosa alcuna che non sia sacrificata a Dio per mezzo dell’obbedienzia.

16. Siate in ogni cosa indifferente, e tanto vi sia fare una cosa quanto un’ altra, tanto haver un ufizio quanto un altro.

17. Quanto più sarete obbediente, tanto più sarete quieta.

18. Dovete tener l’obbedienza come vostra nutrice; e sì come i parvolini non si cibano d’altro latte che di quello della propria nutrice, così voi non vi doveresti mai cibare se non di fare la volontà de vostri superiori, per mezzo de quali ci è dimostrato il voler di Dio. E così come i parvolini se ricevono qualche disgusto subito corrono nelle braccia della nutrice, così venendovi imposta alcuna cosa contro la vostra volontà, pensate che quella è volontà di Dio, e quivi vi riposate, perché il tutto vi diverrà dolce e facile ricorrendo col pensiero alla divina volontà.

19. Piace tanto a Jesu la virtù dell’obbedienza, che mediante essa s’unisce all’anima; e sì come il cibo s’unisce con la creatura e la creatura col cibo, così l’anima obbediente s’unisce a Jesu e Jesu con lei.

20. Non si può obbedir con perfezione senza cattivare il proprio giudizio nella volontà e giudizio della superiora; e a me non parrebbe obbedire, se bene eseguissi quel che m’è imposto, se prima non cattivassi il mio giudizio, etiam in cose che senta gran repugnanza, con tener per bene, con giudicare e sentire come la superiora giudica e sente lei, e voler con la mia volontà quel che la superiora vuole.

21. Obbedite con ilarità perché Dio ama i datori allegri (cf. 2 Cor. 9,7), però eseguite l’obbedienzia con un certo giubilo e giocondità.

22. Se fussi alla mensa stessa, e i superiori vi mandassino a far qualche esercizio di fatica o d’humiliazione o vero inutile, fatelo con ilare faccia con reputarvene indegna, e considerando la miseria vostra dite: quanta grazia mi fate, Signore, che queste vostre spose mi sopportino.

23. Obbedite semplicemente; e quando v’è comandata una cosa che vi paia impossibile, dovete provare se la potete fare. Se non potete, andate a superiori, non come a superiori ma come a padre, e con humiltà dite: Madre tale, mi havete detto la tal cosa, non mi par di poterla fare; ma, se pare a voi, mi rimetto e confido nella vostra obbedienza.

24. Se obbedirete semplicemente e alla cieca e, quando v’è imposta qualche cosa, obbedirete non solo con l’opera esteriore ma con la volontà e con l’intelletto, darete molto gusto e compiacimento a Jesu nel vostro cuore, e sarete più quieta e tranquilla .

25. Nell’eseguir l’obbedienza non risguardate la superiora che ve l’impone ma riconoscete in lei Dio e come a Dio obbedite semplicemente, perché non havete dato la vostra volontà alla creatura, ma a Dio, e la creatura vi è in luogo di Dio.

26. Se volete obbedir puramente non risguardate mai la persona che v’è superiora e che vi comanda, qualunque ella si sia, ma riconoscete in quella Dio; né obbedite per altri rispetti se non perché stimate esser volontà di Dio quello che la superiora vi impone.

27. Pensate che non obbedite a un vermicello di creatura, ma all’istesso Dio; e perché non meritiamo che Dio ci dichiari per se stesso la sua volontà, ci ha dato questo mezzo della creatura alla quale obbediamo in persona sua.

28. Obbedite tanto volentieri alla conversa di cucina, quando vi fussi superiora in quell’esercizio, come faresti la Madre Priora, rimirando in essa la persona di Dio per amor del quale la dovete obbedire.

29. Se farete nel vostro cuore una viva impressione che i superiori sieno in luogo di Dio e che quanto ordinano e dicano, sia detto e ordinato da Dio per bocca loro, farete gran frutto nella Religione e grande acquisto nelle sante virtù, e in particulare conseguirete da Dio queste cinque grazie:

  1. che Dio si comunicherà maggiormente a voi, e agli stessi superiori per voi;
  2. che tutte le obbedienze vi si renderanno ugualmente grate, tanto le prospere quanto l’avverse;
  3. che sempre vi troverete nel vostro cuore quieta e tranquilla, e sentirete un contento e dolcezza grande interiormente;
  4. che vi renderete più atta a aiutare la santa Madre Chiesa con l’orazione,
    perché Jesu esaudisce l’orazione de ’ gl’obbedienti;
  5. che Dio si farà corona di voi, perché sì come la corona manifesta la grandezza del re, così voi onorerete e glorificherete Dio in tutte l’opere vostre.