Renovatione della Chiesa/Ammaestramenti/32

Ammaestramenti, avvisi e ricordi
XXXII. Del patire

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1. Nell’esercizio del patire siate allegra e constante, pensando che il patire è la via regia per la quale si cammina al cielo, che questa vita è un momento. Il guadagno che è nel patire, è che è a immitazione di Jesu vostro Sposo.

2. Sorella, l’esercizio del patire è cosa tanto pregiata e nobile che il Verbo, trovandosi nel seno del suo eterno Padre abbondevole di tutte le ri?cchezze e delizie del paradiso, perché non era ornato della stola del patire, venne in terra per questo ornamento. E questo era Dio che non si poteva ingannare; avvertite di non vi ingannar voi.

3. Più verace e stabil lume acquista molte volte l’anima con il patire interno che con esser capacitata con parole, se bene a gl’incipienti è necessario mostrargli l’utilità della virtù.

4. Ricordatevi che non è degna d’esser chiamata serva di Jesu chi nel suo divin servizio non patisce e non s’affatica.

5. Ringratiate il Signore di tutte le cose nelle quali sentite pena, e così presto sarete perfetta.

6. Cercate sempre d’havere un poco di capitale secreto, che solo a Dio sia noto, cioè di patir qualche afflizione nell’interno o dolore nell’esterno che sia ascoso alle creature.

7. Se volete patir qualche cosa per amor di Jesu, proccurate che non sieno mai conosciuti i vostri desideri e le vostre voglie e appetiti; anzi mostrate che quello in che sentite repugnanza, e che non è secondo la vostra inclinazione, vi sia di soddisfazione e gustevole, acciò volendovi condescendere, venghiate in quelle tal cose a patire, havendovi voi a contrariare.

8. Quando vi trovate afflitta, e che vi pare esser derelitta e abbandonata, rigettatevi tutta in Dio, Padre benigno, che v’aspetta in su la croce, con le braccia stese e vi dà quelle vivande che per sé elesse, volendo essere abbandonato e derelitto, come dimostrò in quelle parole: Deus, Deus meus (Mt. 27,46), etc.

9. Jesu crocifisso sia il vostro specchio, e la croce il vostro riposo. Mettete tutte le vostre forze in divenirgli simile, perché tanto più v’amerà quanto più, essendo prive d’ogni consolazione interna et esterna, patirete qualche cosa per suo amore, et in esso patire vi goderete. Facendo in questo modo, harete il paradiso in questa vita, e tutte le cose contrarie vi saranno materia di maggior contento et allegrezza.

10. Non è il maggior segno d’esser care a Dio che il patire allegramente per amor suo. Però Jesu, parlando delle tribulazione soggiunse: gaudete et exultate (Mt. 5,12), etc. E avvertite che non solo dice: gaudete interiormente, ma ancora exultate esteriormente.