Leggenda seconda – 6. Lapide, bara e sudario

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LAPIDE, BARA E SUDARIO





A mezzanotte - lo scarafaggio

Incontra un vermine - sul suo sentier.
« Hai l’ossa rotte - fratel, coraggio! »
Grida beffandolo - l’insetto ner.
5E il verme: « Ho corso - la terra e il mare,
« Solcai la faccia - del mondo intier.
« Cerco Re Orso ». —

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« Se il vuoi trovare

« E’ là da un secolo - nel cimiter ».
10Risponde il vermine:
« Bel scarafaggio
« Ti dia la luna
« Buona fortuna ».
— « Tu arriva al termine

15« Del tuo viaggio ».








E a giorno ed a vespero - e a sera e a mattina
Un verme cammina;
Coi lividi muscoli - si gonfia e rappiglia,
S’allunga e assottiglia.
20Già verso un sarcofago - più e più si strascina,
Più e più s’avvicina.
Già tocca il sarcofago. - E sotto la lapide
V’è un picciolo buco,
E l’orrido bruco
25Già in quel penetrò.

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Passata è la lapide. - Sull’oro del feretro

V’è un picciolo buco,

E l’orrido bruco

Già in quel si cacciò.

30Passato è già il feretro. - Sul lin del sudario

V’è un picciolo buco,

E l’orrido bruco

Già in quel si gittò.

Passato è il sudario. - V’è dentro un cadavere!

35Già il verme lo tocca!

Gli sputa sul teschio!
Gli morde la bocca!
Già il morto terribile

L’avello spezzò.

40Re Orso

Ti schermi
Dal morso

De’ vermi.

Lontan fra le tenebre
45Un urlo tuonò.