Quando Ner Picciolin tornò di Francia
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
CXXXVIII
Preconizza una brutta fine ad un villan rifatto.
Quando Ner Picciolin tornò di Francia,
era si caldo de’ molti fiorini,
che li uomin li parean topolini,
4e di ciascun si Iacea be(T’e ciancia.
Ed usava di dir: — Mala mescianza
possa venir a tutt’i mie’vicini,
quand’e’ son appo me si picciolini,
8che mi fuóra disnor la lor usanza! —
Or è per lo su’senn’a tal condotto,
che non ha neun si picciol vicino,
11che non si disdegnasse farli motto.
Ond’io mettere’ ’l cuor per un fiorino
che, anzi che passati sien mesi otto,
14s’egli avrá pur del pan, dirá: — Bonino! —