Qualor le labra a le tue labra accosto

Leonardo Quirini

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura III. Amori Intestazione 11 agosto 2022 100% Da definire

Care fatiche e fortunati affanni Morto è il Sordoni. Invida man recise
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III

AMORI

     Qualor le labra a le tue labra accosto
e de l’anima il fior suggo coi baci,
da due rose sent’io fresche e vivaci
aura spirar di cinnamo e di costo.
     Poi di teco morir, Clori, disposto
in fra nodi scambievoli e tenaci,
mentre suscita Amor dal sen le faci,
loco tento piú dolce e piú riposto.
     Pugnando allor con gl’impeti del core,
nel sen con la man candida e vezzosa
neghi l’alma raccor, ch’uscir vuol fòre.
     Ma de la brama fervida amorosa
con la destra temprando il fiero ardore,
s’una man fu crudel, l’altra è pietosa.