Prose della volgar lingua/Libro terzo/XXXII
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Hanno piú fini luogo medesimamente nella terza maniera, a’ quali tutti, che molti e diversi sono, conoscere, una cotal regola dare, messer Ercole, vi si può: che alla voce di loro, la quale di verbo e di nome pure nel passato tempo partecipa, riguardando, ogni volta che cosí uscire Renduto Perduto Compiuto ne la troverete, diate alla voce, di cui si ragiona, questo fine Rendei Perdei Compiei. Dissi Compiuto, perciò che Compito, che piú leggiadramente si dice nel verso, non è della lingua. Fuori solamente queste: Vivuto, che ha Vissi, perciò che Visso della lingua non è, come che ella altresí piú vagamente cosí si dica nel verso, e Conceduto, che ha Concedetti, con ciò sia cosa che Concesso, che alcuna volta si legge, altresí della lingua non è et è solo del verso; e Creduto, che Credetti ha, quantunque messer Piero dalle Vigne, Cretti, in vece di Credetti, dicesse nella canzona, che cosí comincia:
Assai cretti celare,
ciò che mi convien dire.
E fuori ancora alquante altre poche voci, poste alcuna volta dagli antichi a questa guisa, come che elle vengano da’ verbi della quarta maniera; sí come è Smarruto, in vece di Smarrito, che disse Bonagiunta e messer Cino nelle loro canzoni; e Vestuta in vece di Vestita, che pose Dante nelle rime della sua Vita Nuova; e Feruto, in vece di Ferito, e Feruta, per voce che da sé si regge, detta non solo da altri, ma dal Petrarca ancora; e Pentuta, che disse il Boccaccio nelle sue Novelle alcuna fiata; e Venuto, sempre e da ciascuno cosí detta. Ogni altra volta che la scorgerete di quest’altro modo Letto Scritto e simili, che se n’escono con le due T, e voi quest’altro fine delle due S le darete, Lessi Scrissi e somiglianti. Quando poscia ve ne fia un altro di questa maniera, Pianto Spento Finto, parimente Piansi Spensi Finsi nella detta voce saperete di dover dire. E cosí né piú né meno Risi Offesi Arsi Tolsi Mossi, quandunque volta Riso Offeso Arso Tolto Mosso nelle participanti loro voci saranno, come s’è detto; nelle quali Sparto, in vece di Sparso, che alcuna volta si legge, solamente è del verso. Escono nondimeno di quest’ordini Dissi, che ha Detto, e Strinsi, che ha Stretto, e Conobbi, che ha Conosciuto, e Nocqui, che ha Nociuto, e Misi, che ha Messo per voce che partecipa, e Posi, che ha Posto altresí. E se Mordei eziandio Morsi si disse, è perciò che Morduto e Morso egli medesimamente ha per voci che partecipano, come che Morduto piú rade volte si truovi detta e solamente nelle prose.