Principali monumenti della città e provincia di Bergamo/Interno della Cappella Colleoni
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INTERNO DELLA CAPPELLA COLLEONI
Questa doviziosa Cappella sacra a S. Gio. Battista è situata a fianco alla Basilica di S. Maria Maggiore con la quale comunica per una porta interna; vogliono alcuni scrittori che questa Cappella con il sepolcrale deposito, l’abbia fatta preparare lo stesso Capitano Generale Bartolameo Colleoni, perchè fù incominciata l’anno 1470 e compiuta nel 1476 un anno dopo la di lui morte.
Entrando dalla principale porta presentasi di fronte il maestoso mausoleo in marmo bianco di Carrara, decorato di stupende statue, bassirilievi di storia sacra, e superbi ornamenti, oltre la statua equestre del detto Colleoni; l’elegante forma, il buon gusto, e la diligentata esecuzione di tutte le parti che lo compongono, tutto concorre a dimostrare essere questo uno dei più cospicui monumenti d’Europa, emulo a quello che si ammira sulla piazza de’ S.S. Giovanni e Paolo in Venezia,1 con statua equestre di bronzo poggiata su nobile basamento marmoreo rappresentante il sullodato Colleoni (opera maravigliosa di Alessandro Leopardo) fatta innalzare da quella repubblica per eternare l’encomio di quel segnalato Capitano che servì di glorioso brando a diversi potentati, come lo attestano molti scrittori.2 Sarebbe desiderabile che in detta Cappella vi esistessero ancora le caratteristiche sue dignitose insegne, ed armature, non che le vecchie pitture allusive alle gloriose imprese del suo generalato, che furono male sostituite nello scorso secolo nei varj riparti delle pareti da semibarocchi bianchi stucchi. Degne d’egual encomio sono le due tavole nere lapidarie laterali all’arca che descrivono i dovuti elogi al Colleoni scritte da Ercole Tasso.
Sommamente ammirabile è anche il monumento di Medea figlia del Colleoni, eseguito dal medesimo Amadei; che prima esisteva nella Chiesa della Basella, essendosene fatto il trasporto nel 1842 per cura della nobile Deputazione della Pietà. Il quadro della Sacra famiglia della celebre Kaufmann levato dal posto in cui ora si trova questo monumento, venne traslocato con miglior effetto a destra dell’altare3.
Sul gradino dell’unico pregiato altare disegnato dal Polacchi e composto di eletti marmi, posano tre bellissime statue credute del Sansovino, oltre due graziosissimi angioli del Rusca che sostengono la mensa. Il brillante pavimento pure di vaghi marmi, fu riordinato l’anno 1837 con disegno del Finazzi, ed esecuzione del Galetti.
Le pregiate pitture che decorano questa Cappella sono le seguenti: di fronte all’altare, e in alto vedesi la battaglia di Giosuè, di Giovanni Crespi detto Spagnoletto. Li otto ovali sono, il primo a destra del mausoleo, il figlio di Tobia dell’egregio nostro professore Diotti; il secondo, Abramo che scaccia Agar, e Ismaele, del rinomato Landi: il terzo Ester, dell’esimio nostro Poli; li altri cinque sono da altri distinti pittori. Le bellissime frescanti pitture nella cupola sono tutte opere del Veneziano Gio. Battista Tiepolo. I due sedili laterali al presbiterio decorati con statue di Giovanni Sanzi, sono lavorati dai Caniani che eseguirono anche le medaglie di tarzia.
INTERNO DELLA CAPELLA COLLEONI
Note
- ↑ Con l’iscrizione seguente bartholomeo colleono bergom. ob militare imperium optime gestum.
- ↑ Vedasi la Biografia scritta da Defendente Sacchi nel cosmorama pittorico nell’anno 1835 pag. 283.
- ↑ Vedasi l’articolo del dotto Ab. Agostino Salvioni inserito nel Giornale patrio del 4 marzo 1842.