Primo vere/Libro quarto/A un tale
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ANDANTINO IN «LA MINORE»
Quando raspate il fido chitarrino
co’ la mano paffuta
e mugolate il floscio sonettino
tra la malva e la ruta,
5le candide agnellette co ’l belato
vi tengono bordone,
ed i ciuchi in amor pe ’l verde prato
dimenano il groppone.
Le canzoncine stiticuzze e gialle
10a ’l bel mese de’ fiori,
e gl’idillii biasciati ne le stalle
da bovi e da pastori,
fanno quasi svenir di tenerezza
le dame tabaccose
15e le zitelle piene di dolcezza,
patite e smorfiose…
I vostri sermoncini e le tirate
mi sanno d’omelia;
le strofette cachettiche e melate
20puzzan di sacrestia…
E inver m’han detto che a la confessione
ci andate ogni mattina,
e che siete un model di devozione
a la santa dottrina.
25O allor perché non vi faceste prete
merciaio di morale?
Voi siete ancóra in tempo, e diverrete
ben presto cardinale.
Tanto non sa che farsene il Parnaso
30d’una campana fessa,
e spaventa le muse il vostro naso…
Andate a cantar messa!