Primi poemetti/La grande aspirazione
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Giovanni Pascoli - Primi poemetti (1907)
La grande aspirazione
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LA GRANDE ASPIRAZIONE
Un desiderio che non ha parole
v’urge, tra i ceppi della terra nera
3e la raggiante libertà del sole.
Voi vi torcete come chi dispera,
alberi schiavi! Dispergendo al cielo
6l’ombra de’ rami lenta e prigioniera,
e movendo con vane orme lo stelo
dentro la terra, sembra che v’accori
9un desiderio senza fine anelo.
— Ali e non rami! piedi e non errori
ciechi d’ignave radiche! — poi dite
12con improvvisa melodia di fiori.
Lontano io vedo voi chiamar con mite
solco d’odore; vedo voi lontano
15cennar con fiamme piccole, infinite.
E l’uomo, alberi, l’uomo, albero strano
che, sì, cammina, altro non può, che vuole;
18e schiavi abbiamo, per il sogno vano,
noi nostri fiori, voi vostre parole.