CXXVI

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CXXV CXXVII
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CXXVI.


Questo piatto di fiche io ti presento
     Degli orti o Dio, le quai pur ora ho colte;
     Contale ad una ad una, che son molte,
     4E forse presso il numero di cento.
Bisogna nel mangiarle stare attento,
     E compartirle in più di mille volte,
     E non averci tutte le man sciolte
     8Per fartene lo stomaco contento.
Perchè tel tornerieno indebolito
     Per far la fica certi stomacazzi
     11Che a i tre bocconi perdon l’appetito.
Se ti pajon parabole da pazzi,
     Puoi riguardare a quel proverbio trito;
     14Ch’è pur troppo una fica a mille cazzi.