Priapea/CXCIV
< Priapea
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Niccolò Franco - Priapea (1541)
CXCIV
◄ | CXCIII | CXCV | ► |
CXCIV.
Priapo, se pur picciolo ti pare
Il dono, che i miei versi oggi ti fanno,
Non ne bisogna incorrere in affanno,
4Perche è scusato chi non può più dare.
Tu sai che Bacco degna d’accettare
Un grappo d’uva per tributo ogn’anno,
E venti o trenta spighe che si danno
8A Cerere, la ponno contentare.
Chi non può aver la polpa, pigli l’osso;
E poni mente ch’io son poverino,
11Che per più non poter fo quant’i’ posso.
Tienti all’esempio del divo Aretino,
Che dove aver non puote il grosso grosso,
14Non per questo rifiuta il piccinino.