Prese per vendicar l'onta e l'esiglio
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XXIV1
Prese per vendicar l’onta e l’esiglio,
Marzio de’ vinti Volsci il sommo impero,
E impaziente inesorabil fero
Cinse la patria di fatal periglio.
5E ben potea sotto l’irato ciglio
Servo mirar lo stuol de’ Padri intero:
Ma si oppose Vetturia al rio pensiero,
E andò sola ed inerme incontro al figlio.
Quando a baciarla ei corse: allor costei:
10Ferma, che figlio tu di rupi alpine,
E non di Roma o di Vetturia, sei.
Egli allor rese pace al campidoglio,
E quel che non potean l’armi latine,
Fè d’una donna il glorioso orgoglio.
Note
- ↑ Vetturia.