Pon' mente al mar, Cratone, or che 'n ciascuna

Giovan Battista Marino

XVII secolo Indice:Marino Poesie varie (1913).djvu Letteratura XLVIII. Tranquillitá notturna Intestazione 15 aprile 2023 100% Da definire

Lilla, qualor vegg'io che 'l ciel s'avolga Su la sponda del Tebro umida erbosa
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/I sonetti amorosi


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xlviii

tranquillitá notturna

     Pon’ mente al mar, Cratone, or che ’n ciascuna
riva sua dorme l’onda e tace il vento,
e Notte in ciel di cento gemme e cento
ricca spiega la vesta azurra e bruna.
     Rimira ignuda e senza nube alcuna,
nuotando per lo mobile elemento,
misto e confuso l’un con l’altro argento,
tra le ninfe del ciel danzar la Luna.
     Ve’ come van per queste piagge e quelle
con scintille scherzando ardenti e chiare,
vòlte in pesci le stelle, i pesci in stelle.
     Sí puro il vago fondo a noi traspare,
che fra’ tanti dirai lampi e facelle:
— Ecco in ciel cristallin cangiato il mare. —