Poichè narrò la mal sofferta offesa
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XXXIII1
Poichè narrò la mal sofferta offesa
Lucrezia al fido stuol ch’avea d’intorno,
E col suo sangue di bell’ira accesa
Lavò la non sua colpa e il proprio scorno:
5Sorse vendetta, e nella gran contesa
Fugò i Superbi dal regal soggiorno
E il giorno, o Roma, di sì bell’impresa
Fu di tua servitù l’ultimo giorno.
Bruto ebbe allora eccelse lodi e grate:
10Ma più si denno alla feminea gonna,
Per grand’opra inusitata e nuova:
Che il ferro acquistator di libertate
Fu la prima a snudar l’inclita donna,
Col farne in se la memorabil prova.
Note
- ↑ Lugrezia.