Poi che volgete - e rivolgete - faccia

Lambertuccio Frescobaldi

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu sonetti Poi che volgete — e rivolgete — faccia Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Chi si move a rasgion follia non versa Diraggio — per ch'a dir aggio — questa volta
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14 — MESSER LAMBERTUCCIO
Peggio per Carlo se attenderá in campo l’avversario!

Poi che volgete — e rivolgete — faccia
non di rasgion a faccia,
seguiraggio, — per ch’ai coraggio — sfaccia,
per che mio torto — a torto — sodisfaccia,
5ch’i’ par vostro mi faccia:
che senza pare — pare — me’ confaccia.
A luminosa — e ’nluminosa — faccia
dura di tórre faccia:
ciò che discred’o — credo — in voi non faccia;
10ma chi consente, — sent’e — si rio faccia,
non per allegra faccia,
come, chi sporta, — porta — avanti faccia.
Ma non disdico: — dico — che le braccia
ciascun giorno disbraccia
15quel de la Magna; — magna — forza abbraccia:
non fia cerchio di braccia,
se trova posta — posta, — che lo sbraccia.

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E, se l’attende — o tende — in campo laccia.
Carlo, che sian de l’accia,
20per certo — vi raccerto, — mal s’allaccia:
ché nullo mal dilaccia,
si ’l menerá — e smenerá — con laccia.