Poesie varie (Pascoli)/Dal 1896/A Severino Ferrari
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Giovanni Pascoli - Poesie varie (1913)
Dal 1896 - A Severino Ferrari
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A SEVERINO FERRARI
(Sotto il proprio ritratto in cui guarda la pipa)
Compagno, io sono venuto: guardami:
son io. Tu chiedi forse che, tacito,
che, stretto tra queste mie dita,
4io stesso riguardi? La vita.
La vita, ov’arde breve ora un piccolo
fuoco che presto mutasi in cenere;
che vana, che nulla vapora,
8ma un fumo esalando, che odora.
Messina, 4 aprile 1900.