Poesie varie (Pascoli)/1872-1880/Patuit dea
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Nell’aulente pineta le cicale
frinivano. Correa per il terreno
un non so qual baleno
4d’orme guizzanti al suon del maestrale.
Ma quando ella v’apparve, ecco il rumore
e il tornear ristette:
molleggiò sulle vette
8sospeso degli arguti pini il vento.
Nè ronzar api alle purpuree more,
nè zillar cavallette,
nè, simili a saette,
12schizzar ramarri nel silenzio intento;
s’udì sol l’affannato empito lento
delle ondate alla spiaggia cianciuglianti,
e su da’ palpitanti
16vepri un lieve pel cielo frullar d’ale.
Tra il verde apparve più che cosa umana
a riguardarsi bella;
che poi che mosse isnella
20sfavillando da’ neri occhi desìo,
i pini dondolaronosi piana-
mente gemendo, e in quella
nelle tremule ombrella
24tutto fu zirlo, frascheggio, ronzìo.
Riscossi i venti del fugace oblìo
respiraron con fremito sonoro,
ed alta il mar su loro
28sollevò la sua voce trionfale.