Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi/Da Verona al signor Giuseppe Beltramelli

Da Verona al signor Giuseppe Beltramelli

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DA VERONA AL SIGNOR

GIUSEPPE BELTRAMELLI

A BERGAMO


SONETTO


Perchè Amico, perchè lento ancor stai
     Sordo agl’inviti in sì lontana parte,
     E non ti affretti a queste rive omai
     Che l’Adige fastoso irriga, e parte?

Qui d’ogni intorno rimirar godrai
     Quanto seppero oprar natura ed arte,
     Qui Donne elette, e Cavalier vedrai
     Su cui tutte le grazie il cielo ha sparte.

E me vedrai che mille, e mille volte
     Il dì ti chiamo, e che da queste sponde
     Non cesso d’inviarti i voti miei:

Me qui vedrai cui tu giurar solei,
     Che meco ti sarìan care e gioconde
     Le piagge ancor più fere erme ed incolte.