Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi/Da Verona al signor Giuseppe Beltramelli
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Paolina Secco Suardo - Poesie (1820)
Da Verona al signor Giuseppe Beltramelli
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DA VERONA AL SIGNOR
GIUSEPPE BELTRAMELLI
A BERGAMO
SONETTO
Perchè Amico, perchè lento ancor stai
Sordo agl’inviti in sì lontana parte,
E non ti affretti a queste rive omai
Che l’Adige fastoso irriga, e parte?
Qui d’ogni intorno rimirar godrai
Quanto seppero oprar natura ed arte,
Qui Donne elette, e Cavalier vedrai
Su cui tutte le grazie il cielo ha sparte.
E me vedrai che mille, e mille volte
Il dì ti chiamo, e che da queste sponde
Non cesso d’inviarti i voti miei:
Me qui vedrai cui tu giurar solei,
Che meco ti sarìan care e gioconde
Le piagge ancor più fere erme ed incolte.