Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/XCVIII

XCVIII

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XCVII XCIX

 
Se ’l monte soffia e dà grilli e farfalle,
el pian ranocchi e lappole e cazzuole,
e, se ma’ non si muta da quel suole,
el zampiglia el saper ch’ell’ha alle spalle.

E Daddo Buti e’ pescaiuol da valle
sentiranno altro caldo che di sole,
e Bobi che rimesta le parole
per ricondurle in più secreto calle.

E mastro Pier, c’ha marcio el collaretto,
non si sciorina, ch’agli occhi ha ’l pennello,
perché l’aviso non rïesca al netto.

Ma lo ’ntendente, c’ha poco cervello,
vuol pur con monna Mea farla al dobretto;
a lei non garba a spacciare a sportello.

Gli altri oltre al ponticello
metter Banchin s’accordan tutti uniti
come Bartol si rizza ognun lo ’nviti.