Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/CXIII

CXIII

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CXII CXIV

 
Ancor non dorme chi fia mal raccolto,
cerretan mio, non valica il bisesto,
poi che ’l vizioso gusto aspro e molesto
gode ognor più ch’egli è nel mal più involto.

Perché, visto sozopra il mondo volto,
vorresti in sopra volto ogn’altro resto?
Fastidioso e fellon, doppio capresto,
compensa Iddio se pur sofera molto.

E sempre mai ti vai atraversando
per impedir la via a chi ben siede;
occupi gli altri e non val per un mezzo.

Già scorto se’ che ci è chi se n’avede,
ma s’un po’ di ventura vien mancando
partorirai col tempo stento e lezzo.