Poesie (Fantoni)/Varie/XVI. La finta pace
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Giovanni Fantoni - Poesie (1913)
XVI. La finta pace
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XVI
La finta pace
Perdono, idolo mio: perdona a un core
i folli eccessi d’un furor geloso,
ché a un cor piagato dallo stral d’amore
sol un’ombra a turbar basta il riposo.
Chi adora teme; ed il crudel timore
ogni sguardo dipinge altrui pietoso,
interpreta severo ogni rossore,
ogni detto gentil crede amoroso.
Io vidi, è vero, il mio rival diletto
rider, ch’io lo mirava in atto bieco,
mentre la destra gli stringevi al petto;
scherzar lo vidi, non veduto, teco;
rapirmi i baci sul tradito letto
lo vidi ancor... Ma sarò stato cieco.