Poesie (Fantoni)/Scherzi/VI. La curiosità punita. Alla lucciola

VI. La curiosità punita. Alla lucciola

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VI. La curiosità punita. Alla lucciola
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VI

La curiositá punita

Alla lucciola.

(1778)

     Dove corri, forosetta
luccioletta
innamorata?
Non ti avvedi, sconsigliata,
5che d’amor le fervid’opre
il tuo lume altrui discopre?

     Mira come quella rosa,
giá vezzosa
verginella,
10or è madre, e non par quella
che fu cara il giorno avanti
ai conviti ed agli amanti.

     Quell’erbetta, che dal vivo
raggio estivo
15si copriva,
or, chinandosi lasciva,
stringe al seno turgidetto
un tremante Zeffiretto.

     L’aura lieve bacia l’onda,
20e la sponda
morde il rio;
langue il fior, che scosso aprio
le dipinte umide spoglie,
si carezzano le foglie.

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     25Gode e guizza in fonte algoso
lo squamoso
pesce alato,
e su l’olmo maritato
si dibeccano, amorose,
30le colombe sospirose.

     Semplicetta! tu non sai
quanti guai
minacci, irato,
il fanciullo faretrato
35a colui che de’ piaceri
turba i taciti misteri.

     Io lo so, che ognor presente
ho alla mente
il di crudele...
40Parmi ancor Nisa infedele
di veder, per mio tormento,
consumare un tradimento.

     Arsi d’ira, il braccio armai
e varcai
45la soglia infida;
ma, riscossa alle mie grida,
col favor dell’aria oscura,
si sottrasse la spergiura.

     Da quell’ora io vivo in pene
50senza spene,
e nel mio cuore
siede un dio vendicatore...
Fin che il ciel di nubi è fosco,
luccioletta, torna al bosco.