Poesie (Eminescu)/XXXVI. Diana
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XXXVI.
DIANA.
Che cerchi dove batte la luna
sopra una candida fonte che tremola?
E dove gli uccelli al tramonto
cinguettano a gara?
5Non senti come, nella radura, le foglie
susurran con rumore di labbra,
che si baciano, si divincolano
nell’ombra fitta della selva?
In quel mobile specchio
10vuoi forse veder riflessa la danza strana
dell’acqua, che scorre in eterno
sotto il tuo sguardo fiso?
Ha germinato stanotte il bosco,
e una vita nuova è in ogni rumore...,
15solo tu hai altrove la mente
come il giovine Endymione.
Perchè desideri solitudine,
voci misteriose di sorgenti,
ascoltare il bosco che freme,
20addormentarti sul verde tappeto?
Perchè desideri che nella luce scarsa,
dall’onde fredde, dall’ombre molli,
t’appaia in silenzio una fata
dai grandi occhi, dagli omeri nudi?
25Guarda! i rami si piegano
sotto bianche manine di spuma.
Appare un dolce visetto biondo,
una personcina alta e flessuosa....
Un arco d’oro ha gittato sull’omero,
30passa superba, cacciando,
e sulle foglie innumerevoli
appena un’orma ha lasciato!