Poesie (Eminescu)/XXXIX. Kamadeva

XXXIX. Kamadeva

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Mihai Eminescu - Poesie (1927)
Traduzione dal rumeno di Ramiro Ortiz (1927)
XXXIX. Kamadeva
XXXVIII. Alla stella XL. Nel mondo degli uccelli
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XXXIX.

KAMADEVA.


Dai tormenti dell’amore
volendo l’anima guarire,
ho chiamato in sogno Kama,
Kama-deva, dio indiano.

5Egli venne, il bel fanciullo,
a caval d’un pappagallo,

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col sorriso ingannatore
sulle labbra di corallo.

Ali ha, e nel turcasso
10porta seco, a mo’ di frecce,
solo fiori avvelenati
colti in riva al giallo Gange.

Alla cocca uno ne pose
e nel petto mi colpì,
15e d’allor tutta la notte
piango insonne nel lettuccio.

Con sua freccia avvelenata
è venuto a martoriarmi
il figliuol del Cielo azzurro
20e dell’arida Illusione.