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58 | Eminescu |
col sorriso ingannatore
sulle labbra di corallo.
Ali ha, e nel turcasso
10porta seco, a mo’ di frecce,
solo fiori avvelenati
colti in riva al giallo Gange.
Alla cocca uno ne pose
e nel petto mi colpì,
15e d’allor tutta la notte
piango insonne nel lettuccio.
Con sua freccia avvelenata
è venuto a martoriarmi
il figliuol del Cielo azzurro
20e dell’arida Illusione.
XL.
NEL MONDO DEGLI UCCELLI.
Perchè non siam due uccellini
sotto una tettoia di paglia,
che stan vicini col becco nel becco
in un nido di sola bambagia?
5Non vorrai cavarmi gli occhi
col beccuccio appuntito?
e accanto a me che ti guardo
saprai startene saggia?
Mi par di vederti, amor mio,
m10entre a me voli ed io ti sfuggo;
posata sulla siepe mi guardi
e civettuola accenni del capo.
Ed io, sull’orlo del nido,
stordito dal troppo amore,
15arrufferò scontroso le penne,
e starò su d’una zampina.