Poesie (Eminescu)/VI. Quai voti io fo per te, o dolce Rumania?

VI. Quai voti io fo per te, o dolce Rumania?

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Mihai Eminescu - Poesie (1927)
Traduzione dal rumeno di Ramiro Ortiz (1927)
VI. Quai voti io fo per te, o dolce Rumania?
V. Alla Bucovina VII. Se avessi
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VI.

QUAI VOTI IO FO PER TE, O DOLCE RUMANIA?


Quai voti io fo per te, o dolce Rumania,
o patria mia di gloria, o patria mia d’amor?
che le braccia tue nervose tu armi di fortezza,
che al passato tuo grande risponda l’avvenir.
5Che il vino brilli nelle coppe ed il boccal spumeggi,
poi che questi doni i figli tuoi ti fan,
giacché riman la rupe, anche se passa l’onda
o dolce Rumania, questo io ti vo’ impetrar.

Un sogno di vendetta nero quale un sepolcro
10sia la spada tua d’avverso sangue intrisa

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e, sopra l’idra di vendetta, al vento
fluttui superbo il sogno tuo di gloria,
ed al gran mondo dicano i tricolor vessilli,
dicano ch’è un gran popolo il popolo rumeno,
15quando la sacra fiaccola dell’amor patrio squassa.
O dolce Rumania, questo io ti vo’ impetrar.

Quando poi l’angel d’amore, l’angelo di Pace
che sull’altar di Vesta misticamente sorride,
che fa impallidir sin Marte in tutta la sua gloria,
20che vola illuminando il mondo colla sua fiaccola,
discende sul seno tuo di vergine divina;
tu gusta allora la felicità incolpevole dell’Eden,
tu stringilo fra le braccia, tu ergigli un altare.
O dolce Rumania, questo io ti vo’ impetrar.

25Quai voti io fo per te, o dolce Rumania?
o sposa giovinetta, o madre amorosa?
Che i tuoi figli vivan sempre d’accordo
come le stelle della notte, come i raggi dell’aurora,
e poi eterna vita, gloria, e giorni lieti,
30armi di buona tempra, animo rumeno,
sogni d’eroismo, splendore, potenza,
dolce Rumania, questo io ti vo’ impetrar.