Poesie (Eminescu)/LXVIII. Glossa

LXVIII. Glossa

../LXVII. L’Astro ../LXIX. Ode in metro antico IncludiIntestazione 27 giugno 2018 100% Da definire

Mihai Eminescu - Poesie (1927)
Traduzione dal rumeno di Ramiro Ortiz (1927)
LXVIII. Glossa
LXVII. L’Astro LXIX. Ode in metro antico
[p. 114 modifica]

LXVIII.

GLOSSA.


Tempo passa, tempo viene,
tutto è antico e tutto è nuovo;
ciò ch’è bene e ciò ch’è male
sol domandati e rifletti;
5non sperare e non temere,
ciò ch’è onda, com’onda passa;
se ti esorta, se ti chiama,
resta freddo a ogni cosa.

Quante cose l’occhio vede,
10quante cose l’orecchio ascolta!
Ricordar chi le può tutte?
Ascoltarle potremo ognora?
Siedi dunque in un cantuccio

[p. 115 modifica]

e rinchiuditi in te stesso,
15se con molto chiasso inutile
tempo passa, tempo viene.

Non inclini la bilancia
del pensiero il freddo piatto
verso l’attimo che fugge,
20gabellandosi felice,
mentre nasce dalla morte,
e sì e no dura un istante;
per colui che se n’intende,
tutto è vecchio, tutto è nuovo.

25Spettator come a teatro
tu ritieniti nel mondo:
se un attor fa quattro parti,
tu sai ben ch’è sempre quello;
ch’egli pianga o ch’egli rida,
30tu divertiti allo spettacolo,
e impara da’ suoi gesti
ciò ch’è male e ciò ch’è bene.

Il passato e l’avvenire
son d’un foglio le facciate;
35la fin vede nel principio
chi davvero sa vedere.
Ciò ch’è stato o che sarà
il presente accoglie in sè.
Della loro vanità
40tu domandati e rifletti.

Poi che alle stesse leggi
ubbidisce ciò ch’esiste,
e da mill’anni a questa parte
il mondo è o allegro o triste.
45Altre maschere, altra scena,
altre voci, sempre una musica!
O illuso troppe volte,
non sperare e non temere!

[p. 116 modifica]


Non sperar se vedi i vili
50prepararsi alle vittorie;
di te i vili avran ragione
anche s’hai la stella in fronte.
Non temer, cominceranno
fra di loro a bisticciarsi;
55tu non metterti nel branco:
ciò ch’è onda, com’onda passa.

Come un canto di sirena
tende il mondo la sua rete;
per cambiar gli attori, in ballo
60cerca trarti con lusinghe;
tu scantona al primo vicolo
e fa’ orecchio da mercante,
se lontan dal tuo cammino
ei ti sprona ed ei ti chiama.

65Se ti toccan, fa’ di scostarti,
se ti beffan, non rispondere.
Perchè poi sprecare il fiato
a convincer la canaglia?
Dica il mondo quel che vuole,
70e per via passi chi vuol passare,
tu, per non appassionarti al gioco,
resta freddo a ogni cosa..

Resta freddo a ogni cosa
se t’esorta, se ti chiama;
75ciò ch’è onda, com’onda passa,
non sperare e non temere.
Sol domandati e rifletti
ciò ch’è male e ciò ch’è bene,
tutto è vecchio e tutto è nuovo:
80tempo passa, tempo viene.