Poesie (Carrer)/Sonetti/O vegghi o dorma a me
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Luigi Carrer - Poesie (XIX secolo)
O vegghi o dorma a me ec.
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XXV.
O vegghi o dorma a me sempre dinnanzi
Vieni, conforto dell’afflitto core;
Che dico: vieni? In me pur sempre stanzi,
4Parte della mia vita e la migliore.
E già sorgi leggiadra, e già t’avanzi,
E teco vien co’ suoi palpiti amore
La chioma ecco e la fronte, i vivi occhi, anzi
8Le vive stelle, e il bel bruno colore.
Ecco il collo, ecco il petto, e quella mano
Morbida e breve, che accennando parmi
11Dir voglia: fedel mio, che indugio è questo?
Ond’io dai duri miei lacci lontano
Credo volarne, e a te presso posarmi,
14In te vivo soltanto e morto al resto.