Poesie (Campanella, 1938)/Poesie postume/II. Sonetti letterari e filosofici/1. All'Accademia d'Avviati di Roma
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Tommaso Campanella - Poesie (1622)
1. All'Accademia d'Avviati di Roma
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I
All’Accademia d’Avviati di Roma
Voi, peregrini ingegni, anime belle,
chiamate al natural divino oggetto,
ben dovreste scaldar il vostro petto
ai rai di lui, ch’illumina le stelle.
Egli è di carmi e de rime novelle
amoroso e dignissimo soggetto,
talché venir faravvi onta e dispetto
delle vili arti e frivole novelle.
Chi giova sempre d’imaggini e d’ombre
essere amanti, senza saggia téma
d’adunar quanto un’atra notte sgombre?
Per Dio, il piacer, il pro, l’onor vi prema;
né piú il vulgar error le menti ingombre:
volgete gli occhi alla Virtú suprema.