Poesie (Campanella, 1915)/Poesie postume/I. Sonetti religiosi/3. All'Ostia sacra

3. All'Ostia sacra

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[All'Ostia sacra]

Titulo di vittoria, pan di vita,
d’uom vero e vero Dio sostanza e segno
della gloria immortal, donato in pegno
ad ogni alma di te quaggiú nutrita,
non potea ritrovar la via infinita
delli seculi eterni umano ingegno
senza l’aiuto tuo, senza il sostegno:
tanto la perdizion l’avea impedita.
Chi a te s’accosta, sente alzarsi a volo
(secreto dei miracoli divini!),
gustando te, fin al celeste suolo.
Degno sei, Signor mio, ch’a te s’inchini
11ciel, la terra e ’l Tartaro; ché solo,
vincitor, passi tutti i lor confini.