VI. Ad Antonio di Fronte

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Antonio di Guido - Poesie (XV secolo)
VI. Ad Antonio di Fronte
V VII


 
Anton di Fronte, io, vostro servidore,
che mi trovai con voi in cittadella,
con quella víoletta buona e bella,
4benché non consonasse il sonatore,

per dio, vi priego con supremo amore
che quel che ha per donna mia sorella,
con la brigata ignuda e poverella,
8sia ricordato al vostro alto valore.

Lapin d’Andrea, barbier che sta agli Spini,
di ventina ha diciassette soldi e due,
11e fugli posta in su quatro bambini,

che mai simil peccato al mondo fue.
Per dio, ponete a lui venti quatrini,
14ché per mia fé e’ non ne merta piùe.