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II IV


 
In ricca gonna una sacrata dea
cinta d’un velo, e d’or le chiome avvolte,
le seste aperte, e le punte al ciel volte,
4e serafiche fiamme in man tenea,

con l’ale stese, e d’Argo gli occhi avea,
per le varie cagion diverse e molte,
le virtù tutte intorno a lei accolte,
8ché giusto è venerare la sua iddea.

Fra Solone e lo scetro appar costei
con l’uber piene e, nelle fiamme ardente,
11preme ’l dolce licor con vista lieta.

14Quest’è la vera madre degl’iddei,
Discrezion santa, e, se ben miri attente,
addorna l’uom sì come il ciel pianeta.