Pianta, ch'eccelsa in sulla piaggia alpina
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
XΙ
IN MORTE DELL’ECCELLENTISSIMA
D. ZENOBIA DORIA.
Pianta, ch’eccelsa in sulla piaggia alpina
Spande le chiome onor della foresta,
Unqua non sorge più, se per tempesta,
4O per forza di fulmine ruina.
Ma bell’anima al ciel sale divina
Dopo l’orror della stagion funesta.
A che tanto lagnarsi? Atropo infesta
8Fa di corpo mortal vana rapina.
La nobil Donna a’ piè di Dio sicura
Sfavilla in alto, ove mirabil arte
11Farà d’altrui giovar con sua preghiera.
E già fedele al suo Signor procura,
Ed al Figlio gentil ramo di Marte,
14Tranquillo il sen dell’Anfitrite Ibera.