Pescatori d'Islanda/Parte V/Capitolo XI

Capitolo XI

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Pierre Loti - Pescatori d'Islanda (1886)
Traduzione dal francese di Carlo De Flaviis (1911)
Capitolo XI
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Capitolo Undecimo.


Dei passi nel sentiero! Veniva qualcuno? — Allora si levò, dritta; rapidamente aggiustò la sua cuffia e la pettinatura. I passi si avvicinavano, bisognava entrare. Presto prese un’aria indifferente come si trovasse là per caso, non volendo ancora, per niente al mondo, [p. 152 modifica]rassomigliarealla moglie di un naufrago. Era appunto Fante Floury, la moglie del secondo della «Leopoldina». Questa comprese subito cosa facesse là Gaud — inutile fingere con lei. E da principio restarono mute, l’una davanti l’altra, spaventate ancora di più e portandosi rancore scambievolmente per essersi incontrate nello stesso sentimento di terrore.

— Tutti quelli di Treguier e di Saint-Briene sono rientrati da otto giorni — disse infine Fante, spietata, con una voce sorda e come irritata.

Ella portava un cero per fare un voto.

— Ah! sì..... un voto..... Gaud non aveva ancora voluto pensare a queste risorse disperate. Ma entrò nella cappella dietro Fante, senza dire niente, e s’inginocchiarono l'una vicino l’altra come due sorelle. Dissero delle preghiere ardenti e con tutta l’anima, alla Vergine Stella del mare. E poi ben presto non si sentì che un rumore di singhiozzi e le loro lagrime trattenute fino allora cominciarono a cadere sulla terra....

Si rialzarono più dolci, più fidenti. Fante aiutò Gaud che barcollava e, prendendola nelle sue braccia, la strinse al seno. Avendo asciugate le loro lagrime, aggiustati i loro capelli, spolverate le loro gonne se ne andarono, silenziosamente, ciascuna per la sua strada.