Perdonate
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II
PERDONATE
Ignosce illis, quia nesciunt quid faciunt.
Parlo a voi, che, amici a Dio,
del dolor vi fate un trono;
parlo a voi, dolente anch’io,
la gran voce del perdono.
5Questa voce sulle penne
dell’amore a Dio s’alzò;
voi sapete donde venne,
e qual labbro la mandò.
Perdonate! Sulla terra
10è disceso anch’Ei terreno,
a combattere una guerra
senza esempio, il Nazareno.
Egli nasce, all’uom ridona
il suo serto di splendor...
15e si compra la corona
dello spregio e del dolor!
Oh! lo spregio Ei l’ha sofferto,
Ei senz’ombra di peccato!
era amante, e fu deserto;
20era giusto, e fu negato:
sino al labbro dello stolto,
che venivalo a tradir,
rese il bacio... e il santo volto
abbassò con un sospir!
25O voi tutti, a cui l’offesa
crudelmente incise il core,
perdonando si palesa
d’esser figli del Signore!
Perdonate! I dí piú belli
30della vita a sé rapí
chi poteva i suoi fratelli
amar sempre, e li abborrí.
Pace, amico! Un uom che offende
scemo od ebro ha l’intelletto.
35Tutto, certo, ei non comprende
l’atto proprio, il proprio detto.
Dopo un duol, che ad altri crebbe,
quante volte ei sospirò,
e ritorto in sé vorrebbe
40quello stral, che altrui lanciò!
Pace, amico! Un riso, un gesto,
una voce inavvertita
può ferirti... e non per questo
volontaria è la ferita!
45Il fanciul, che piuma a piuma
l’augellin nudando va,
lentamente lo consuma
e d’offenderlo non sa.
Soffri sempre, e l’odio ignora;
50fratricida ei l’uomo ha latto:
ei la fronte ti divora
come il marchio del misfatto.
Questo mostro a modo d'angue
senza posa il cor ti assal;
55stringe un calice di sangue
e sta sempre al tuo guancial.
Che fai tu fra quelle frondi?...
Sciagurato! il piè ritira.
Se dagli uomini t’ascondi,
60omicida, Iddio ti mira!
Tutti i giorni che tu prendi
dalla vita d’un fratel,
tutti salgono ai tremendi
tabernacoli del ciel.
65Spezza l’arme, e nei consigli
della mente ti riposa!
Chi tu aspetti ha molti figli,
madre amante e dolce sposa;
ha una fede svigorita,
70uno spirto che non muor,
che ha bisogno della vita
per rifarsi nel Signor.
— M’han confitto a questo legno,
Padre mio!... ma stolti sono;
75manda a lor dal nuovo regno,
per me compro, il tuo perdono! —
Questa voce Egli ha disciolta
quando il Padre l’obbliò!...
Abbracciatevi una volta
80in Colui che vi salvò!
Abbracciatevi! S’oscura
della terra il dí fugace,
si guadagna il dí che dura
coll’amplesso della pace.
85Chi perdona, Iddio lo serva
per la santa ereditá;
lascia l’anima proterva
al giudicio che verrá.
O Signore, anch’io le fransi
90del rancor le ree catene;
fui piagato, offesi e piansi:
or la pace al cor mi viene.
Ripercotimi, se credi
che sia giusto e salutar:
95solamente mi concedi
d’amar sempre e perdonar.
Siam fratelli in un’amara
solitudin di dolori;
l’un coll’altro si prepara
100l’acqua e il pan che lo ristori!
Posseduto è da Satáno
chi coll’ira al desco vien;
maladetta è quella mano
che vi mescola il velen.
105Siam fratelli nell’insulto,
donde venga e dove suoni;
siam fratelli nel tumulto
delle libere canzoni!
Oh! vi torni e v’affatichi
110quell’amor che vi fuggí:
date bando agli odii antichi,
se bramate i nuovi dí.