XIV. L'ipotesi che l'intelligenza occulta sia lo incosciente del medio è, a primo aspetto, la più naturale

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XIV. L'ipotesi che l'intelligenza occulta sia lo incosciente del medio è, a primo aspetto, la più naturale
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Ora, partendo da questi criteri, cosa possiamo dire a priori, (cioè prima d’esaminare i fenomeni medianici), delle ipotesi che avevamo annoverate? quale è fra queste la più probabile?

Bisogna convenire che, esclusa l’impostura e l’allucinazione, la teoria più probabile a primo aspetto è quella dell’incosciente del medio; ed è la più probabile perchè è la più naturale: ed è la più naturale perchè non introduce cause nuove, bensì spiega i fatti con una causa nota ed ammessa. Infatti l’esistenza di un’intelligenza incosciente, scoperta da Leibnitz, è oramai divenuta un dogma per la psicologia moderna; (s’intende bene che non dico moderna tutta quella che s’insegna nelle scuole, giacchè in molte scuole s’insegna ancora la psicologia medioevale). Io non voglio rifar qui un capitolo sull’incosciente; rimando per questo al relativo capitolo nel mio [p. 105 modifica]Manuale di psicologia; dirò solo che ora fisiologi materialisti e psicologi spiritualisti ammettono egualmente che non tutti i fenomeni psichici sono coscienti; anzi, che solo una piccola parte dei nostri pensieri viene a galla e cade sotto la luce della coscienza; che, per usar l’espressione di Lichtenberg, si pensa in noi; che l'io cosciente non è tutto l’io, ma soltanto un’ombra del vero io (qualunque cosa sia questo, organismo o spirito). Ora questa è, fra tutte le cause che si possono assegnare al fenomeno spiritico, la più naturale; vi sono dei moti involontari e dei pensieri incoscienti; quindi, se vi aggiungiamo in più che il moto involontario può esser diretto dal pensiero incosciente, abbiamo la spiegazione della psicografia o scrittura automatica dei medii.

Le altre ipotesi invece sono una più maravigliosa dell’altra. Già la meno maravigliosa, cioè quella che l’intelligenza occulta sia quella degli astanti, è pur maravigliosa, perchè è maraviglioso che la mano d’un uomo sia guidata dal pensiero incosciente di un altro; che uno senza volerlo scriva come sotto dettatura ciò che un altro pensa senza saperlo. L’ipotesi che l’intelligenza occulta sia l’incosciente del medio ha, per ora, solo questa difficoltà: che ciò che uno pensa senza saperlo possa anche scriverlo senza volerlo; ma l’ipotesi che scriva involontariamente ciò che un altro pensa incoscientemente, presenta la stessa difficoltà, più quella di una suggestione mentale non solo involontaria ma incosciente.

Poi l’ipotesi che il medio scriva il pensiero di persone [p. 106 modifica]viventi ma non presenti, ha le stesse, difficoltà, più quella di una suggestione mentale a distanza sul medio, ossia di telepatia del medio, che la scienza non nega più recisamente, ma non ammette ancora. L’ipotesi spiritica poi ci fa fare un salto nel soprannaturale, supponendo la suggestione mentale di uno spirito; ora l’esistenza dello spirito non è ancora ammessa dalla scienza, e non abbiamo nessuna ragione di ammetterla, all’infuori dei fenomeni medianici, sui quali non abbiamo diritto di far fondamento fino ad ora, fino a questo punto del nostro lavoro. Non parlo delle ipotesi di angeli, demoni od elementali, che non hanno analogia con alcuna delle cose vedute dall’uomo.