Pensieri e giudizi/IV/XXV
![]() |
Questo testo è stato riletto e controllato. | ![]() |
◄ | IV - XXIV | IV - XXVI | ► |
XXV. 1
18 ottobre 1909.
Commemorazioni, proteste, comizi... Accademie, fiammate di paglia, pannicelli caldi.
A chi ci getta in faccia il cadavere di Francisco Ferrer, colpevole di aver pensato e scritto liberamente, non si dovrebbe dall’Italia rispondere altrimenti che promovendo un’agitazione estesa, intensa, incessante per costringere il governo a rimettere in vigore ed applicare inesorabilmente la legge su le corporazioni religiose, da tanti anni promulgata e da tanto tempo negletta, conculcata e frodata per viltà di governanti, per astuzia di gesuiti, per tolleranza di popolo.
Tutti i Municipi, non asserviti al prete, dovrebbero, non proclamare soltanto, ma istituire la scuola laica. Ogni uomo che pensa dovrebbe a tale agitazione cooperare.
Cacciare le vipere dai covi è dovere d’umanità.
Note
- ↑ Per il Congresso Laziale del Libero Pensiero.